In Svizzera, il 20% circa delle e dei pazienti che seguono una TAO sono migranti oppure hanno un passato migratorio nella loro famiglia. La tendenza non sembra diminuire, al contrario.
Con questi pazienti la TAO non è molto efficace, sovente perché manca la necessaria adesione, a causa soprattutto di ostacoli linguistici e socioculturali, talvolta anche di problemi giuridici (ad es. espulsione imminente).
La terapia è resa difficile anche dalla conoscenza insufficiente, o dalle prospettive diverse, che curante e paziente hanno in merito a diversi aspetti: significato delle droghe illegali, malattie dovute alla dipendenza, terapia e processo di guarigione e, non da ultimo, i rispettivi ruoli. Sin dall’inizio occorre quindi chiarire tutti questi punti, evitando di attribuire in modo semplicistico determinati comportamenti a supposte differenze culturali, Si veda anche il modello di fase di Carlos E. Sluzki (in tedesco).
La/Il paziente può mancare di fiducia in sé e nei propri mezzi oppure provare un pudore estremo: questo, ovviamente, ostacola il trattamento.
Sovente instaurare un rapporto di fiducia reciproca è altrettanto importante quanto trasmettere informazioni chiare.
Coinvolgere individualmente e in modo adeguato la famiglia è determinante per l’adesione alla terapia e per il suo successo.
In caso di difficoltà linguistiche o culturali, in una terapia a lungo termine occorre lavorare con una/un interprete interculturale certificata/o e, soprattutto, evitare di ricorrere a membri della famiglia per questo servizio.
Il sito inter-pret.ch è la piattaforma degli uffici di mediazione che offrono interpretariato interculturale. L’UFSP ha anche organizzato un servizio di interpretariato telefonico (numero a pagamento: 0842 442 442).
Vale la pena rivolgersi a un servizio specializzato per garantire alla/al paziente un accompagnamento psicosociale attento agli eventuali problemi interculturali.
La Croce Rossa Svizzera propone informazioni di vario tipo, sul sito migesplus.ch.
Su questi aspetti rimandiamo anche al manuale Lavorare sulle dipendenze nel rispetto dei contesti migratori. Materiali per la prassi, pubblicato nel 2009) da Infodrog.