L’alcol è una sostanza citotossica e può comportare gravi danni allo sviluppo dell’embrione e del feto.
L’alcol supera rapidamente la barriera placentare e può nuocere allo sviluppo di tutti gli organi del feto, ma in particolare allo sviluppo del sistema nervoso centrale.
Quanto più grande il consumo di alcol, tanto maggiore il rischio di nuocere allo sviluppo del feto.
Una gravidanza astemia è l’unica possibilità per evitare alla/al neonata/o disturbi dovuti all’alcol. La ricerca più recente mostra che attualmente non è possibile definire un periodo della gravidanza che possa essere considerato al riparo da eventuali effetti dell’alcol e un livello di consumo che non abbia un impatto sull’embrione o sul feto.
Per indicare l’insieme dei problemi dovuti a un’esposizione del feto all’alcole che possono in seguito manifestarsi a qualsiasi età, si parla di "spettro dei disordini feto-alcolici" (FASD, Fetal Alcohol Spectrum Disorder). In Svizzera, questi disturbi colpiscono dall’1 al 4% delle bambine e dei bambini.
Poiché quasi la metà delle gravidanze non è pianificata, le gestanti e più in generale le donne in età fertile andrebbero informate adeguatamente.
In generale, per quanto concerne il consumo di alcol le donne che intendono restare incinte, che lo sono oppure che allattano si comportano in modo responsabile.
Tuttavia, in Svizzera il 14% circa delle donne ammette di avere bevuto (occasionalmente) alcol durante la gravidanza.
Fattori che aumentano il rischio di consumare alcol durante la gravidanza:
tabagismo o consumo di altre sostanze psicoattive;
una salute psichica compromessa, comorbilità psichica, un vissuto di violenze;
come dimostrato da diversi studi recenti, sul consumo di alcol durante la gravidanza influisce fortemente la situazione sociale (età, livello di istruzione, reddito, potere d’acquisto).
È importante considerare la situazione sociale di chi presenta un consumo problematico di alcol o di chi è alcoldipendente (in merito rimandiamo anche alla scheda Situazione sociale).