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CBD

Di recente la produzione e la vendita di prodotti a base di cannabis contenenti cannabidiolo (CBD) ma con un tenore ridotto di tetraidrocannabinolo (THC) sono aumentate considerevolmente, e sollevano diverse questioni giuridiche e sanitarie.

Qualche precisazione

  • Il CBD è uno degli oltre 100 cannabinoidi contenuti nella pianta di canapa.
  • Contrariamente al THC non ha un effetto psicoattivo.
  • La cannabis usata quale stupefacente contiene una quantità di CBD nettamente minore a quella di THC. Nella canapa coltivata a scopo industriale (per utilizzarne, ad es., le fibre), il CBD è invece il cannabinoide principale.
  • Le piante con un tasso elevato di CBD e un tasso ridotto di THC sono ottenute mediante una selezione vegetale mirata.

Situazione giuridica

  • Le infiorescenze di canapa con un tenore di THC inferiore all’1% non sottostanno alla legge federale sugli stupefacenti, indipendentemente dal tasso di CBD. Tuttavia, non possono essere vendute e pubblicizzate a piacimento. Secondo la categoria di prodotto, rientrano nel campo d’applicazione di diverse leggi federali, in particolare la legge sugli agenti terapeutici, la legge sulle derrate alimentari o la legge sulla sicurezza dei prodotti.
  • I prodotti contenenti CBD non possono essere pubblicizzati o venduti come agenti terapeutici in commerci specializzati, poiché non sono omologati come tali.1 Nel febbraio 2017 l’UFSP e Swissmedic hanno pubblicato in merito delle direttive.
  • Poiché non è possibile riconoscere a occhio nudo la cannabis con un tasso elevato (e quindi illegale) oppure ridotto (< 1% = legale) di THC e CBD, la polizia può sequestrare le piante. Per stabilire il tasso dei diversi cannabinoidi occorrono in seguito costose analisi di laboratorio. Da poco esiste anche un test a risposta rapida.
  • La Bahnhof Apotheke AG di Langnau (BE) mette in vendita soluzioni contenenti CBD ma prive di THC, che pertanto non sottostanno alla legislazione federale sulle sostanze psicotrope. Per i casi di epilessia, questi preparati possono essere ottenuti con una normale ricetta medica, quindi non occorre un’autorizzazione eccezionale dell’UFSP. Per altre indicazioni serve invece una documentazione scritta, da presentare alla farmacia, dove devono figurare in particolare le ragioni per le quali si intende avviare una terapia a base di CBD. Per dettagli sulle diverse soluzioni a base di CBD rimandiamo al sito della farmacia.

Prodotti / Applicazione

  • I prodotti contenenti CBD e un tasso molto ridotto di THC (<1%) sono proposti sul mercato in diverse forme: infiorescenze di canapa o canapa in polvere; prodotti trasformati (ad es. oli, paste, casule) e prodotti pronti per l’uso (ad es. complementi alimentari, soluzioni liquide per sigarette elettroniche, surrogati del tabacco, oli essenziali per profumare, gomme da masticare e pomate). Il CBD può essere acquistato anche allo stato puro, ossia senza THC.

Azione

  • L’azione del CBD è ancora poco studiata. I risultati raccolti dall’osservazione di casi singoli, oppure nell’ambito di studi di portata ridotta, non permettono ancora di confermare le grandi attese che si nutrono in merito a questa sostanza. Uno studio sull’utilizzazione clinica del CBD (Epidiolex) ha provato un effetto nel trattamento di una forma rara di epilessia infantile (sindrome di Dravet).
  • I diversi aspetti farmacodinamici del THC e del CBD sono ancora allo studio.
  • L’azione terapeutica comporta probabilmente effetti antiinfiammatori, antiepilettici, antiemetici, ansiolitici, antidepressivi o antipsicotici. Finora non vi sono ancora di dati sicuri concernenti la relazione tra posologia e azione. Il CBD non ha effetti psicoattivi. Non si sa ancora esattamente se l’azione rilassante di certi preparati sia dovuta al CBD o alle tracce di THC.
  • Nei preparati contenenti THC e CBD destinati a un quadro terapeutico, il tasso di CBD influisce in modo da ridurre gli effetti collaterali indotti dal THC (si tratta del cosiddetto «effetto entourage»).
  • Le esperte e gli esperti stanno vagliando la possibilità di utilizzare prodotti contenenti CBD e con un tasso di THC inferiore all’1% per un trattamento di sostituzione in caso di consumo problematico di canapa. Anche in questo caso mancano ancora studi di fondo. In merito rinviamo anche a una scheda informativa pubblicata da Fachverband Sucht.

Rischi / Gravidanza

  • Dei rischi legati al consumo di CBD si sa finora poco.
  • In linea di principio, tuttavia, si sconsiglia di assumere CBD durante la gravidanza, poiché questa sostanza può ridurre la funzione protettiva esercitata dalla placenta e modificarne le caratteristiche.
  • Chi consuma cannabis con un tenore ridotto di THC assieme a tabacco corre il rischio di sviluppare una dipendenza dalla nicotina.
  • I rischi per la salute sono gli stessi che comporta il consumo di tabacco, ossia tumori, malattie cardiovascolari e disturbi polmonari. Anche se la cannabis con un tenore ridotto di THC è fumata senza l’aggiunta di tabacco, la combustione genera sostanze nocive.
  • Non è ancora chiaro in che misura il consumo di cannabis con un tenore ridotto di THC possa condurre al consumo di tabacco o di cannabis «classica». Vi è probabilmente un rischio, che tuttavia non può ancora essere valutato con precisione. Inoltre non esistono ancora studi sui rischi e le ripercussioni a lungo termine del consumo di CBD.

Circolazione stradale

  • Sulla base dei dati scientifici più aggiornati, si ritiene che l’effetto del CBD sulla capacità di condurre un veicolo sia trascurabile.
  • Tuttavia, i surrogati del tabacco contenenti CBD presentano anche tracce di THC, e ciò può indurre valori superiori alla soglia ammessa per la circolazione stradale (1,5 microgrammi di THC / l di sangue; può essere eseguito anche un test delle urine a risposta rapida). In tal caso si considera che la persona non sia in grado di condurre un veicolo.
  • Non è possibile stabilire se e quando il consumo di surrogati del tabacco contenenti CBD comporti un superamento dei valori limite.
  • In linea generale, in caso di consumo di CBD si sconsiglia di condurre un veicolo.

1I preparati «Sativaöl» 1%, tintura di Cannabis e Sativex®, omologati come farmaci, contengono, oltre a THC, anche CBD.

 

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