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Sigaretta elettronica

  • Le sigarette elettroniche e i sigari elettronici non contengono tabacco, contrariamente ai prodotti a base di tabacco riscaldato (IQOS, heat-not-burn). Si tratta di dispositivi che riscaldano e vaporizzano un liquido composto da glicole propilenico e glicerina vegetale (e-liquid), contenuto in una cartuccia. È questo vapore che viene poi inalato dalla fumatrice o dal fumatore.
  • È importante utilizzare solo i liquidi omologati dalle autorità di controllo del mercato.
  • La componente più pericolosa delle sigarette convenzionali non è la nicotina, bensì il fumo inalato, che proviene dalla combustione del tabacco e degli additivi con i quali questo è stato trattato. Se è vero che la tossicità delle sigarette elettroniche non ha ancora potuto essere studiata sull’arco di un lungo periodo, è possibile affermare che sono significativamente meno dannose delle sigarette convenzionali e anche dei prodotti a base di tabacco riscaldato.
  • Per chi desidera ridurre il danno legato al consumo di tabacco ma non vuole o non riesce a smettere di fumare, la sigaretta elettronica può essere d’aiuto, come provato da diversi studi. Il consumo parallelo di sigarette convenzionali e di sigarette elettroniche, invece, non serve in alcun modo a ridurre il danno.
  • A livello federale non vi sono norme di legge per proteggere la popolazione minorenne dalle sigarette elettroniche. In particolare, non sono disciplinate né l’età minima per acquistarle, né i supporti pubblicitari ammessi. Nella sua versione attualmente in vigore, la legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo non menziona in alcun modo le sigarette elettroniche. Da parte loro, alcuni cantoni hanno iniziato a legiferare in questo ambito. Quanto alla nuova versione della legge federale sui prodotti del tabacco, che non è ancora entrata in vigore, comprenderà anche disposizioni sulle sigarette elettroniche, con un divieto di vendita alle persone minorenni.
  • Alcuni studi statunitensi hanno dimostrato che misure quali la tassazione unilaterale delle sigarette elettroniche o il divieto di aggiungere aromi ai liquidi delle cartucce possono provocare un aumento del consumo di sigarette convenzionali. Un approccio sensato potrebbe includere, oltre a rigorosi divieti di pubblicità e all’introduzione di restrizioni legate all’età, un’imposizione dei prodotti contenenti nicotina in funzione del rischio che essi comportano. In merito rimandiamo anche a una presentazione del Dr. med. Tobias Rüther.
  • Per ulteriori informazioni rimandiamo:

Gravidanza

  • Esistono pochi studi scientifici sull’impatto che il consumo di sigarette elettroniche potrebbe avere durante la gravidanza. Sulla base dei dati disponibili si può tuttavia ipotizzare che rispetto alle sigarette convenzionali quelle elettroniche siano molto meno dannose, tanto per la salute della madre quanto per quella della/del nascitura/o.
  • Se la madre fuma, il feto può subire danni sin dal primo giorno di gestazione. Smettere di fumare è una delle decisioni migliori che una donna e la/il suo partner possono prendere per la salute del loro bambino durante la gravidanza e dopo.
  • Per riuscire a smettere di fumare durante la gravidanza ci si può aiutare in primo luogo con i prodotti omologati per una terapia sostitutiva di disassuefazione dalla nicotina (ad es. cerotti, gomme da masticare, inalatori). La donna incinta che decide di ricorrere alla sigaretta elettronica per smettere di fumare andrebbe incoraggiata in tal senso.
  • Se una donna incinta non riesce a smettere di fumare, la sigaretta elettronica va considerata come un’alternativa valida in vista di ridurre il danno.
  • La donna incinta che fuma sigarette elettroniche dovrebbe smettere al più presto anche con queste, ma solo a condizione di non ricadere nelle sigarette convenzionali.
  • Rimandiamo anche all'opuscolo Use of electronic cigarettes before, during and after pregnancy.

 

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