Un sovradosaggio, voluto o meno, può comportare una serie di effetti collaterali:
forte sedazione, atassia, letargia, stati confusionali, disorientamento
Effetti sul sistema respiratorio:
Le benzodiazepine assunte oralmente influiscono solo in modo trascurabile sulla respirazione.
Se somministrate in vena possono provocare un arresto respiratorio.
Se combinate con altre sostanze sedative (ad es. alcol, oppioidi, barbiturici) possono provocare molto rapidamente un arresto respiratorio.
Effetti sul sonno:
Le benzodiazepine ad azione breve possono accorciare il sonno e, la notte seguente, ritardarlo.
Le benzodiazepine ad azione prolungata provocano sovente, il giorno seguente, effetti analoghi a una « sbornia », e possono influire negativamente anche sulle funzioni psicomotorie (capacità di condurre un veicolo o di azionare una macchina).
Le benzodiazepine influiscono sulla percezione che la persona ha di sé e delle proprie capacità, e questo può essere particolarmente pericoloso al volante.
Agendo sui recettori GABA-α le benzodiazepine provocano facilmente amnesie:
questo effetto è molto ricercato in anestesia…
…ma non nella vita quotidiana (guidare un veicolo, azionare una macchina).
Se combinate con l’alcol, le benzodiazepine possono provocare un’amnesia prolungata, sebbene la/il paziente appaia completamente presente.
Le benzodiazepine ritardano o rendono impossibili i processi di apprendimento.
In caso di assunzione cronica, le benzodiazepine possono compromettere significativamente le prestazioni cognitive generali e diverse funzioni neurocognitive. Sono coinvolte soprattutto le funzioni visuo-spaziali e visuo-motorie, la velocità di elaborazione psicomotoria e di elaborazione delle informazioni, l’apprendimento verbale e le funzioni attenzionali e di risoluzione dei problemi. Questi effetti sono in parte irreversibili.
Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato che l’assunzione prolungata di benzodiazepine aumenta il rischio di tumori e la mortalità.
Il consumo di benzodiazepine può influire sulla capacità di condurre un veicolo o di azionare una macchina; in tal caso la persona può non più essere idonea alla guida.
Le benzodiazepine possono scatenare, tipicamente nelle persone anziane, effetti paradossi. In tal caso occorre interromperne l’assunzione.
Se assunte per lungo tempo, le benzodiazepine possono causare gli stessi sintomi contro i quali sono impiegate, spingendo ad aumentarne le dosi. In tal modo, tuttavia, i sintomi non scompariranno, per lo meno a lungo termine. Questo meccanismo porta spesso a una dipendenza.
Tossicità
L’indice terapeutico delle benzodiazepine è molto ampio. Non sono noti avvelenamenti in caso di assunzione esclusivamente per via orale. La tossicità delle benzodiazepine è bassa, ma aumenta notevolmente se sono assunte contemporaneamente ad altre sostanze sedative.
Controindicazioni
Miastenia grave
Insufficienza respiratoria grave
Insufficienza epatica grave
Le benzodiazepine non dovrebbero essere somministrate a persone con problemi di dipendenza (secondo il Compendio svizzero dei medicamenti). Se la/il medica/o opta per una prescrizione « off-label », deve tenere conto delle disposizioni di legge e valutare con cura i vantaggi e i rischi.
Le benzodiazepine non vanno somministrate a bambine/i sotto i 12 anni.
Interazioni
Se le benzodiazepine sono combinate con alcol, antipsicotici, oppioidi, ipnotici, barbiturici e così via, l’effetto sedativo delle singole sostanze può essere maggiore e condurre a una depressione respiratoria ed eventualmente a un arresto respiratorio.