In linea generale, un approccio terapeutico orientato esclusivamente all’astinenza è promettente.
Se l’astinenza è impossibile, in singoli casi l’obiettivo può limitarsi a un «gioco controllato», al fine di contenere i danni.
Instaurare un regime di «gioco controllato» può motivare la persona a sottoporsi, in un secondo tempo, a una terapia specifica per il suo disturbo. In merito rimandiamo anche alla scheda sul colloquio motivazionale.
Per una bibliografia di approfondimento, cfr. questo articolo (in tedesco) dell’Accademia bavarese per le questioni di dipendenza.