Gravidanza
- La donna che fuma durante la gravidanza, sia attivamente sia passivamente, corre un grosso rischio per la sua salute e quella del bambino.
- Il fumo, o l’esposizione passiva al fumo, è il maggior fattore di rischio (reversibile) per gravidanze complicate.
- Poiché il fumo durante la gravidanza è condannato sia dalla società, sia dai medici, la gestante prova vergogna e tace il suo consumo, oppure indica un consumo inferiore a quello effettivo.
In Svizzera, il 13% delle gestanti ammette di fumare e il 25% dice di avere già fumato (secondo i dati raccolti nel 2009 dal programma di monitoraggio nazionale del tabagismo). - Presenta un maggior rischio di continuare a fumare anche durante la gravidanza chi:
- ha fumato molto in precedenza;
- ha un partner che fuma;
- ha uno statuto socio-economico basso e una formazione scolastica limitata;
- ha già figli;
- soffre di disturbi psichici (cfr. anche comorbilità);
- sa poco o nulla dei rischi che corre un bambino sottoposto agli effetti del tabacco.
- La gestante andrebbe incoraggiata a smettere di fumare.
- Molte donne trovano nella gravidanza una motivazione forte per smettere di fumare.
- Se tutte le fumatrici interrompessero il loro consumo durante la gravidanza, si eviterebbero il 10% dei decessi perinatali, il 35% dei casi di neonati sottopeso e il 15% dei parti prematuri.
Il rischio di partorire un neonato sottopeso rientra nella media se la donna smette di fumare prima della gravidanza o nel corso dei primi tre mesi. - Per un approfondimento in merito alla disassuefazione dal tabacco durante la gravidanza rimandiamo a:
- Tabakentwöhnung. Update 2011, Teil 2 / Désaccoutumance au tabac. Mise à jour 2011, 2e partie, un articolo pubblicato su Swiss Medical Forum, in tedesco e in francese, nel 2011; e
- Treating tobacco dependence: guidance for primary care on life-saving intervention, un articolo pubblicato su Primary Care Respiratory Medicine nel 2017, in inglese, nel 2017.